Come diventare psicoterapeuta: studi e possibilità

Se hai intenzione di iscriverti ad un corso di laurea ad indirizzo ‘psicologico’ e sei arrivato su questa pagina probabilmente ti stai domandando come diventare psicoterapeuta.

Secondo gli ultimi rilevamenti statistici la specializzazione in psicoterapia consente ai laureati in psicologia di ampliare e migliorare le prospettive di carriera, a livello di crescita professionale ma anche e soprattutto  economico.

Prima però di scegliere una facoltà è importante conoscere tutti gli aspetti che caratterizzano l’area disciplinare, sia a livello didattico che per ciò che concerne le possibilità lavorative correlate alla specializzazione.

Per quanto affascinante l’ambito della psicoterapia è piuttosto delicato; la formazione professionale richiede un percorso di studi e un iter di abilitazione lunghi ed impegnativi.
Ecco perché è fondamentale informarsi bene e valutare attentamente ogni singolo aspetto.

Chi è e cosa fa lo psicoterapeuta

Prima di addentrarci nell’ambito della professionalità in oggetto è d’obbligo una breve premessa sulla psicoterapia, ossia sulla materia intorno alla quale ruota l’attività dello psicoterapeuta.

Per iniziare a familiarizzare con la disciplina riportiamo di seguito la definizione presente sul sito di Wikipedia:

“La psicoterapia è una pratica terapeutica della psicologia clinica e della psichiatria, ad opera di uno psicoterapeuta (psicologo o medico, adeguatamente specializzati), che si occupa della cura di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa, che vanno dal modesto disadattamento o disagio personale fino alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in sintomi nevrotici oppure psicotici tali da nuocere al benessere di una persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando fattiva disabilità nella vita dell’individuo.”

Si tratta quindi di una disciplina finalizzata al trattamento della sofferenza della psiche, laddove per sofferenza non si intende soltanto una vera e propria patologia ma anche un malessere che condiziona in maniera più o meno importante la vita relazionale, personale e/o lavorativa dell’individuo.

È tendenza comune, soprattutto tra i non addetti ai lavori, utilizzare indistintamente i termini ‘psicologo’ e ‘psicoterapeuta’.
Non tutti sanno che, pur occupandosi entrambi della cura del disagio psichico, esistono delle differenze sostanziali tra le due professioni, sia per quanto riguarda il percorso formativo che l’operatività.

Iniziamo quindi ad evidenziare le diversità tra i due profili.

Lo psicologo ha conseguito una laurea in psicologia, ha svolto un tirocinio e successivamente ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per poter poi procedere con l’iscrizione all’Albo degli Psicologi.
(Potrebbe interessarti anche l’articolo ‘come diventare psicologo del lavoro’)

Lo psicoterapeuta invece può essere laureato sia in Psicologia che in Medicina e Chirurgia, con iscrizione al relativo ordine professionale.
La sua formazione post-laurea si è svolta presso una specifica scuola di formazione.

A differenza dello psicologo, lo psicoterapeuta, avendo maggiori competenze e conoscenze in materia di psicopatologia, si occupa prevalentemente della cura dei disturbi psicopatologici attraverso tecniche specifiche.
Se è un medico è anche abilitato alla prescrizione dei farmaci, se invece è uno psicologo non può prescriverne.

In sostanza lo psicoterapeuta possiede un know how più ampio, che include competenze, tecniche e strumenti di intervento che consentono di agire più profondamente rispetto a quanto fa uno psicologo.
Si tratta di un know how specialistico, che non è strettamente legato né alle scienze mediche né alle scienze psicologiche. Non a caso la formazione di un professionista può partire sia da una laurea in psicologia e sia da una laurea in medicina.

Cerchiamo quindi di approfondire la professionalità in oggetto analizzando nel dettaglio l’operatività e la relativa finalità.

Lo psicoterapeuta lavora con la mente e il comportamento umano; in particolare interviene in tutte quelle condizioni comportamentali ed emotive che causano sofferenze più o meno intense e che compromettono in maniera anche importante la vita del soggetto.

È l’unico profilo abilitato ad intervenire nei casi di disturbi psichici, disturbi della personalità e traumi psicologici legati al passato del paziente.

L’obiettivo principale di un professionista è modificare le modalità comportamentali, emotive, cognitive e relazionali che provocano il disagio; il suo compito è quello di aiutare il paziente a lasciare gli schemi di comportamento disfunzionali e a raggiungere uno stato di equilibrio personale.

In concreto, il lavoro di un professionista consiste nel fare domande e nell’ascoltare attentamente il paziente, analizzando ogni più piccolo dettaglio, sia a livello di pensiero che emozionale (ad es. tono della voce, espressioni e microespressioni, il modo in cui occupa lo spazio, ecc.).
L’approccio psicoterapico si basa quindi sulla relazione tra il paziente e il professionista; una relazione finalizzata ad individuare le motivazioni del disagio psichico e ad impostare un adeguato processo di cambiamento.

Nell’ambito della sua attività lo psicoterapeuta può avvalersi di varie tipologie di approcci terapeutici tra i quali la moderna terapia cognitivo-comportamentale, la terapia sistemico-relazionale, la Mindfulness, la psicoterapia Adleriana, o ancora la terapia analitico-transazionale; oltre chiaramente alla tradizionale psicoanalisi.

La più diffusa, attualmente, per il riscontro scientifico che ne attesta l’efficacia, è la terapia cognitivo-comportamentale.

diventare psicoterapeuta

Diventare psicoterapeuta: formazione e abilitazione professionale

La psicoterapia è una disciplina caratterizzata da un mix irresistibile di fascino e mistero per il quale tantissimi giovani decidono di specializzarsi e di diventare psicoterapeuti.

Alla luce di un crescente aumento dei disturbi psicopatologici, e di una crescente esigenza sociale di approcci terapici efficaci, la professione dello psicoterapeuta si presenta piuttosto promettente in ottica occupazionale.

A fronte di un buone prospettive lavorative e di altrettanto buone gratificazioni economiche c’è un percorso di studi e specializzazione piuttosto lungo e complesso. Trattandosi di un ambito piuttosto delicato la professione richiede molte competenze; non a caso, nel nostro Paese, l’attività di psicoterapia è ben regolamentata.
In Italia il requisito per accedere all’iter formativo e di specializzazione è il possesso di una laurea in psicologia oppure in medicina.

Il laureato, iscritto al rispettivo ordine professionale (degli psicologi o dei medici), deve poi acquisire una specifica formazione in psicoterapia, attraverso la frequentazione di un corso di specializzazione, della durata quadriennale, riconosciuto dal Miur (per conoscere l’elenco degli istituti di specializzazione abilitati ai sensi del D.M. n. 509 del 1998 clicca qui).
Si tratta nello specifico di un percorso di studi che consente di acquisire le competenze necessarie per poter esercitare l’esercizio dell’attività psicoterapeutica attraverso l’utilizzo di metodologie riconosciute scientificamente sia a livello nazionale che internazionale.

Ottenuto il diploma di specializzazione è finalmente possibile iscriversi all’Albo degli psicoterapeuti.

Per quanto l’iscrizione all’albo abiliti all’esercizio della professione, è importante non commettere l’errore di fermarsi per ciò che concerne gli studi, perché la psicoterapia è una disciplina in continua evoluzione.
Essendo un’attività clinica rivolta a psicopatologie che cambiano continuamente, ovvero che mutano al verificarsi di evoluzioni o involuzioni sociali, essa richiede continui aggiornamenti da parte di chi lavora come psicoterapeuta.

Un professionista deve essere costantemente informato sulle nuove strategie di trattamento, sulle nuove tecniche di interazione e in generale su tutte le novità e i progressi che riguardano il settore della ricerca.

Per chi vuole aggiornarsi e/o specializzarsi in un determinato ambito della psicoterapia sono disponibili numerosi master, di primo e di secondo livello, che approfondiscono specifici ambiti di applicazione della materia.

Tra le proposte segnaliamo alcuni corsi online attivati dalla Niccolò Cusano: master in ‘Tecniche di analisi della persona’ (I livello), master in ‘Psicologia pediatrica’ (II livello), master in ‘Psicologia dello sport’ (I livello).

Ora sai come diventare psicoterapeuta; non ti resta che valutare gli aspetti connessi alla specializzazione per poter prendere una decisione consapevole e ponderata.


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