Come diventare psicologo del lavoro: percorso di studi e opportunità
Se hai deciso di studiare psicologia, o se stai già frequentando un corso di laurea ad indirizzo psicologico, allora ti suggeriamo di soffermarti qualche minuto su questa pagina; ti spiegheremo come diventare psicologo del lavoro.
Si tratta di una specializzazione che attualmente, alla luce di un interesse crescente verso il benessere psicologico di chi lavora e verso la qualità degli ambienti di lavoro, garantisce buone prospettive occupazionali; si stima infatti che nei prossimi anni, per l’attività di selezione/valutazione del personale aumenterà la richiesta di profili qualificati, sia nel settore pubblico che in quello privato.
Nel corso di questo post l’università telematica Niccolò Cusano di Milano intende fornire un orientamento generale sull’argomento, e in particolare sull’applicazione e sulla spendibilità della specializzazione nell’ambito del mercato del lavoro.
Cosa studia la psicologia del lavoro
Per iniziare a familiarizzare con la materia partiremo dalla definizione presente sul sito di Wikipedia:
“La psicologia del lavoro, o psicologia delle organizzazioni, è lo studio dei comportamenti delle persone nel contesto lavorativo e nello svolgimento della loro attività professionale in rapporto alle relazioni interpersonali, ai compiti da svolgere, alle regole e al funzionamento dell’organizzazione.
In altre parole, la psicologia delle organizzazioni ricava i modelli e le teorie della psicologia e li applica all’ambiente di lavoro, cercando di: favorire il massimo benessere per le persone che lavorano, sia il massimo vantaggio per l’organizzazione per cui lavorano; migliorare le condizioni psicologiche, le motivazioni e i rapporti con gli interlocutori di ruolo, con l’azienda e con l’ambiente di lavoro in genere.”
In linea generale si tratta di una branca della psicologia che applicata all’ambito lavorativo si occupa di migliorare le prestazioni di lavoro e le relazioni tra i diversi soggetti che operano in un determinato contesto.
La disciplina studia i fattori, personali, interpersonali e situazionali, che intervengono nella costruzione delle relazioni; analizza i comportamenti degli individui durante lo svolgimento della loro attività professionale con l’obiettivo di promuovere il benessere individuale e aziendale.
La finalità ultima cui tende l’applicazione dei modelli e delle teorie psicologiche all’interno di un’azienda o di un qualsiasi ambiente di lavoro è il miglioramento del rendimento lavorativo.
Chi è e cosa fa uno psicologo del lavoro
Un profilo esperto in psicologia del lavoro, che assume la denominazione di psicologo del lavoro, si occupa in pratica di gestione delle dinamiche relazionali e di selezione del personale; ma anche di orientamento, formazione, consulenza, sviluppo di competenze, analisi e risoluzione delle problematiche che potrebbero ostacolare le prestazioni e le relazioni fra dipendenti e azienda.
Il professionista in oggetto svolge in prevalenza funzioni connesse allo sviluppo e alla gestione delle risorse umane; in particolare, egli assolve le seguenti funzioni:
- Selezione dei candidati attraverso colloqui e somministrazione di test.
- Individuazione delle caratteristiche sociali, motivazionali e cognitive dei candidati.
- Individuazione di profili con competenze allineate al ruolo da ricoprire all’interno di un’azienda e con caratteristiche personali idonee a garantire stabilità all’interno del contesto lavorativo.
- Valutazione del potenziale del personale (da assumere e già assunto) attraverso adeguate metodologie (interviste, gruppi di ascolto, ecc.); redazione di profili relativi ai soggetti analizzati.
- Formazione professionale: per la preparazione del personale in merito a nuove metodologie operative
- Coaching aziendale: affiancamento, individuale o di gruppo, finalizzato al raggiungimento del livello prestazionale massimo di ogni singolo individuo.
- Career counseling finalizzata alla crescita professionale
- Prevenzione e sicurezza per quanto riguarda rischi fisici e fenomeni quali mobbing e bullismo.
Tra i compiti di un profilo specializzato rientra anche la prevenzione dai rischi psicosociali, tra i quali lo stress da lavoro correlato, dannoso sia per la salute dell’individuo che per quanto riguarda il rendimento lavorativo.
Lo psicologo del lavoro svolge i suoi compiti avvalendosi di tecnologie e sistemi informatici, alcuni dei quali destinati in maniera specifica alla gestione delle risorse umane.
Iter formativo-concorsuale per diventare psicologo del lavoro
Lo psicologo del lavoro è un laureato in psicologia iscritto all’Albo degli Psicologi. L’iter formativo parte quindi dal conseguimento di una laurea per arrivare all’abilitazione professionale.
Laurea in psicologia
Il primo step è iscriversi ad un percorso universitario triennale.
Tra le proposte presenti sul mercato formativo italiano segnaliamo il corso di laurea in ‘Psicologia, Scienze e tecniche psicologiche’, il cui intento è fornire agli studenti competenze di primo livello nell’ambito della psicologia evolutiva, del lavoro, clinica e sociale.
Il triennio integra aspetti afferenti la formazione di base, intesa come acquisizione di conoscenze sulle procedure di indagine e di ricerca scientifica, con aspetti inerenti la formazione pre-professionalizzante, intesa come insieme di competenze sulla progettazione psicologica, sulle metodologie di osservazione, sugli strumenti psicometrici e sui modelli relazionali per la valutazione.
Per poter acquisire la specializzazione in psicologia del lavoro e ottenere l’abilitazione alla professione è necessario conseguire una laurea specialistica
Segnaliamo a tal fine il corso di laurea magistrale in ‘Psicologia – curriculum Psicologia del lavoro e delle organizzazioni’, il cui obiettivo e integrare, approfondire e completare il percorso triennale.
Il programma mira ad erogare conoscenze e competenze nell’ambito dell’intervento psicologico e della gestione delle risorse umane; è inoltre previsto un focus particolare sulla prevenzione e la gestione del cosiddetto ‘stress da lavoro correlato’.
Il percorso di studi mira a sviluppare nei corsisti le capacità necessarie per svolgere le seguenti funzioni:
- Analisi e progettazione dei ruoli professionali e dei relativi compiti
- Gestione delle risorse umane (selezione, formazione, progettazione, counseling, ecc.)
- Diagnosi e ridefinizione dei principali parametri organizzativi
Entrambi i corsi sono fruibili attraverso la modalità formativa e-learning, che garantisce un ottimo livello di flessibilità dell’apprendimento attraverso l’erogazione dei contenuti a distanza.
Grazie ad una piattaforma telematica ogni studente può seguire le lezioni online, in streaming, comodamente da casa, ed organizzare lo studio a seconda delle proprie esigenze.
Esame di Stato per psicologi
Lo step successivo al conseguimento della laurea è rappresentato dallo svolgimento di un tirocinio, della durata di un anno.
Al termine dell’esperienza professionalizzante è possibile sostenere l’esame di Stato, il cui superamento consente l’iscrizione all’Albo degli Psicologi, ed abilita pertanto all’esercizio della professione.
La prova è composta da quattro verifiche: tre scritte e una orale.
La prima prova scritta è incentrata su argomenti prevalentemente teorici riguardanti la disciplina psicologica in generale; la seconda verte sulla progettazione di interventi finalizzati alla prevenzione del disagio psicologico, alla riabilitazione, alla promozione della salute psichica; la terza è incentrata sull’esame di un caso clinico e sulla progettazione del relativo intervento.
La prova orale prevede la discussione delle prove scritte, dell’attività di tirocinio svolta e degli aspetti legislativi e deontologici afferenti la professione.
Opportunità lavorative
Un profilo specializzato in psicologia del lavoro trova impiego nell’area della gestione delle risorse umane, con ruoli e responsabilità che variano a seconda del contesto operativo e delle esigenze dell’azienda per la quale opera.
L’iscrizione all’Albo degli Psicologi consente di ricoprire ruoli di elevata responsabilità e di operare sia nell’ambito dei servizi pubblici che privati, all’interno di aziende, istituzioni, enti pubblici, agenzie del terzo settore (cooperative e associazioni), contesti educativi, sanitari e militari.
Si tratta di una figura professionale che può operare anche come consulente, alle dipendenze di una società specializzata in ‘counseling’ e ‘gestione delle risorse umane’, oppure come libero professionista.
Ora sai come diventare psicologo del lavoro ed hai un quadro più completo delle relative opportunità di occupazione.
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