Cos’è e cosa studia la psicologia analitica

Nell’ambito delle teorie e delle terapie psicologiche si sente spesso parlare di psicologia analitica, di inconscio collettivo e di archetipi.

Se ti affascina la materia e desideri approfondire termini e concetti della psicologia del profondo o se sei iscritto a un corso di laurea in Psicologia a Milano allora devi assolutamente leggere questo articolo.

Nel corso del post ti forniremo una panoramica generale, chiara e comprensibile, dell’approccio terapeutico che mira ad individuare la vera essenza della personalità.

Psicologia del profondo o psicologia analitica: cos’è?

Per iniziare a familiarizzare con la materia e con quelle che sono le peculiarità dell’approccio terapeutico riportiamo di seguito la definizione di psicologia analitica presente sul sito Wikipedia:

“La psicologia analitica (o psicologia del profondo) è una teoria psicologica e un metodo di indagine del profondo elaborato dall’analista svizzero Carl Gustav Jung e dagli allievi della sua scuola.”

Si tratta quindi di una teoria psicologica, nota anche come ‘psicologia del profondo’, elaborata dallo psichiatra e psicoanalista svizzero sulla base della psicoanalisi di Freud.

Il metodo terapeutico, impostato su concetti ripresi dalle teorie freudiane ma sviluppati in maniera diversa, si pone l’obiettivo clinico di riportare l’individuo alla realtà, liberandolo dai disturbi patogeni.

Il fulcro intorno al quale ruota la teoria di Jung è identificabile nella dimensione del disturbo mentale, il quale rappresenta il simbolo di una trasformazione mentale da mettere in atto.
Non essendo considerato una malattia il disturbo non necessita di cura, per cui il concetto di ‘guarigione’ e sostituito da quello di ‘individuazione’.

Psicoterapia Junghiana: il processo di individuazione

L’approccio di Gustav Jung si basa sul presupposto che nell’essere umano è presente un ‘inconscio collettivo’, una sorta di eredità che proviene dal processo evolutivo dell’uomo.
Secondo la teoria dello psicanalista svizzero tale inconscio si pone alla base della psiche; esso risulta quindi composto da tracce del passato, ovvero esperienze evolutive proprie della specie umana accumulatesi nel corso del tempo.

Jung sostiene che gli ‘archetipi’, ovvero l’insieme di immagini e pensieri universali provenienti dall’inconscio collettivo, condizionano il comportamento dell’uomo, e di conseguenza le sue esperienze personali.

La finalità dell’approccio terapeutico junghiano è la cosiddetta ‘individuazione’, intesa come il processo rivolto a raggiungere l’essenza della personalità dell’individuo.

Il percorso che porta il paziente ad individuare le proprie verità interiori passa attraverso un confronto con se stesso, e con quelli che sono le convenzioni sociali, gli istinti repressi, gli atteggiamenti dominanti.
L’obiettivo finale del processo di individuazione è realizzare una propria autonomia rispetto ai modelli collettivi che impediscono la realizzazione personale/individuale.

 


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link