Le 5 donne nell’arte che hanno cambiato la storia

La presenza delle donne nell’arte è il risultato di una lotta atavica alla disparità e alla differenza di genere.

Quella che comunemente viene definita ‘arte femminista’ rappresenta il cambiamento messo in atto dalle artiste per abbattere stereotipi e pregiudizi, e per perseguire l’ideale di uguaglianza tra i generi.

Seguendo la propria vocazione, personaggi come Artemisia Gentileschi e Frida Kahlo hanno riscritto la storia, aprendo la strada ad una nuova ideologia: le donne nell’arte non sono soltanto muse e modelle, ma possono ricoprire anche il ruolo di artiste.

Donne artiste: 5 personaggi da ricordare

Fin dall’antichità nel mondo dell’arte la donna era semplicemente soggetto di ispirazione per gli artisti uomini.

Anche se in realtà le testimonianze rivelano che fin dall’Antica Grecia esistevano pittrici donne, il loro contributo al mondo dell’arte rimane marginale e non riconosciuto fino al XVI secolo.

È soltanto dopo il periodo del Rinascimento che le figure femminili iniziano ad emergere.

Per avvicinarci ai giorni nostri, il binomio arte-donna si rafforza verso la fine degli anni ‘60, in un’epoca che inneggia al cambiamento e che vede particolarmente attivi i movimenti per i diritti civili.
Si afferma nello stesso periodo quella che viene definita come ‘arte femminista’.

Approfittando del particolare momento di fermento, di insoddisfazione generale, le prime artiste cercarono di imporsi sulla scena con le proprie opere; con l’obiettivo di riscrivere la storia e di eliminare gli stereotipi sulla differenza di genere si fecero spazio in quel mondo riservato quasi esclusivamente agli uomini.

Per comprendere meglio, la finalità del movimento era quello di utilizzare l’arte per fornire allo spettatore un punto di vista differente sulla società; un punto di vista femminile che mirava ad eliminare le disuguaglianze di genere.

L’università telematica Niccolò Cusano di Milano ha selezionato 5 artiste che hanno sfidato ogni pregiudizio e si sono imposte come pittrici talentuose in epoche ostili alla parità tra uomo e donna.

1 – Artemisia Gentileschi

Apriamo il nostro elenco con Artemisia Gentileschi, la pittrice vissuta durante la prima metà del XVII secolo che viene ricordata per essere stata la prima donna ad accedere all’Accademia di Arte del Disegno di Firenze.

Figlia del noto pittore Orazio Gentileschi, l’artista eredita dal padre il rigore artistico che mescola sapientemente ad una drammaticità che è invece ripresa dalle opere di Caravaggio.

Lo stupro subito da un amico del padre e il successivo processo sono gli eventi attraverso i quali Artemisia si è resa l’icona della lotta alla violenza sulle donne.

La vicende personali influenzano in maniera piuttosto evidente la sua carriera artistica; dalle sue opere emerge una forza espressiva carica di rabbia e risentimento.

I rapporti con personaggi influenti del tempo, tra i quali Cosimo II de’ Medici e Galileo Galilei, e il suo talento come artista la condussero al raggiungimento di importanti traguardi, artistici non.

2 – Mary Beale

Considerata tra le ritrattiste di maggior successo dell’epoca barocca, Mary Beale merita senza dubbio di essere inserita nel nostro elenco.

Nata in Inghilterra nel 1633 è stata la prima donna ad aver scritto un trattato sulla pittura.

La sua carriera artistica si forma in parte grazie al padre, pittore dilettante che permette alla figlia di conoscere numerosi artisti locali.

A 18 anni si sposa con un mercante appassionato di pittura, il quale offre alla giovane donna la possibilità di perseguire la sua passione per l’arte lavorando a Londra.

Nelle sue tele la pittrice si concentra in maniera particolare sulle espressioni, facendo emergere un realismo che fa della semplicità il suo punto di forza.

3 – Élisabeth Vigée Le Brun

Continuiamo con un’altra pittrice famosa, considerata una delle più grandi ritrattiste del XVIII secolo: stiamo parlando di Élisabeth Vigée Le Brun, tra le poche fortunate donne ad essere mmessa all’Accademia Reale di Pittura e Scultura.

La pittura le permette di frequentare dame e nobildonne, grazie alle quali viene introdotta alla corte di Maria Antonietta, moglie del Re di Francia.

Oltre ad essere un’artista talentuosa Élisabeth era anche una donna molto avvenente.
La sua bellezza attirò la malignità di tante persone; molte la accusarono di condurre una vita dissoluta, all’insegna di relazioni adulterine. Alcuni addirittura non ritenevano possibile che potesse essere in grado di realizzare opere così piene di talento.

4 – Berthe Morisot

Restiamo in Francia per approfondire la personalità artistica di una delle più interessanti pittrici impressioniste dell’Ottocento: Berthe Morisot.

Pronipote di Fragonard, pittore protagonista del rococò francese, e cognata di Edouard Manet, di cui fu musa, l’artista emblema dell’impressionismo ha dovuto lottare contro i pregiudizi del tempo prima di potersi affermare come pittrice.

La difficoltà a dipingere all’aperto, causata dall’opinione di chi riteneva disdicevole il binomio donna-arte, l’hanno portata a dipingere soprattutto scene domestiche di vita quotidiana, ovvero donne eleganti appartenenti alla media e alta borghesia ritratte all’interno di abitazioni o giardini.

Caratteristica costante delle sue opere è l’attenzione ai dettagli (abiti, acconciature e accessori), esaltata da colori chiari, vivaci e luminosi, tra i quali emerge una particolare predilezione per il bianco.

5 – Frida Kahlo

Tra le artiste donne che si sono maggiormente distinte per la tenacia con cui hanno combattuto difficoltà e pregiudizi è d’obbligo citare Frida Kahlo.

Nata in Messico nel 1907 la pittrice rappresenta un grande esempio forza, per la capacità con la quale è riuscita a trasformare la sua disabilità in arte.

La sua vita breve, segnata da malattie e incidenti, hanno fornito all’artista più anticonformista del suo tempo lo spunto per la creazione di grandi capolavori.


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