Che cos’è il Dell Business Model e perché è importante
Nell’ambito della gestione aziendale e delle più efficaci strategie organizzative e operative messe in atto da piccole, medie e grandi aziende si sente spesso parlare di Dell Business Model, il modello di business che ha rivoluzionato il modo di fare impresa.
Di cosa si tratta esattamente e quali sono i punti cardine intorno ai quali sviluppa la sua efficienza?
Quali sono i motivi per i quali è sempre più utilizzato negli Stati Uniti e quali i motivi di una così ampia diffusione anche in altri paesi?
Attraverso questo post l’Università Telematica Niccolò Cusano di Milano intende fornire ai lettori una panoramica completa della tematica, realizzando una breve guida che analizza i punti principali sui quali si basa il modello Dell.
Modello di business: cos’è e a cosa serve
Prima di addentrarci nel cuore del nostro post, incentrato sul caso Dell, cerchiamo di capire cosa si intende per modello di business.
Avviciniamoci al concetto attraverso la spiegazionedi Alexander Osterwalder, l’ideatore del Business Model Canvas:
“Il Business Model descrive la logica con la quale un’organizzazione crea, distribuisce e cattura valore.”
Wikipedia fornisce invece la seguente definizione:
“Il modello di business, anche detto modello d’affari (business model) descrive le logiche secondo le quali un’organizzazione crea, distribuisce e raccoglie valore. In altre parole, è l’insieme delle soluzioni organizzative e strategiche attraverso le quali l’impresa acquisisce vantaggio competitivo.”
Quando si parla di valore si fa riferimento a prodotti e servizi attraverso i quali il cliente svolge un compito, soddisfa un desiderio e risolve un problema.
In conclusione, possiamo dire che il business model è l’insieme delle soluzioni organizzative che permettono ad un’azienda di creare valore e di essere competitiva sul mercato; rientra pertanto nelle sue stesse strategie di business.
Quando innovare il modello di business
L’attuale mercato risulta essere sempre più competitivo per cui le aziende hanno l’esigenza di allinearsi alle dinamiche e ai cambiamenti del settore di riferimento. Si rende pertanto necessario innovare con una certa frequenza il modello di business
Si parla in tal senso di Business Model Innovation, indispensabile in presenza di nuovi competitor, di nuovi bisogni da parte della clientela, di un rallentamento delle operazioni rivolte a creare valore.
Come realizzare un business model canvas
Lo stesso Alexander Osterwalder, citato in precedenza in riferimento alla definizione di modello di business, ha individuato la struttura ideale nella quale rappresentare le attività necessarie per gestire e/o innovare un business; stiamo parlando del Business Model Canvas per la cui costruzione sono previsti nove elementi:
- Partnership chiave: fornitori e collaboratori.
- Attività chiave: operazioni finalizzate alla creazione di valore (idea, produzione, promozione).
- Risorse chiave: strumenti, macchinari, software, punti vendita, risorse umane, brevetti, risorse finanziarie e tutto ciò che serve all’azienda per produrre valore.
- Valore offerto: utilità rispetto ai bisogni del cliente e valore aggiunto rispetto alla proposta dei competitor.
- Relazioni con i clienti: mezzi utilizzati per comunicare e mantenere i rapporti con la clientela.
- Canali: mezzi attraverso i quali il prodotto/servizio raggiunge il cliente (comunicazione, vendita, distribuzione).
- Clienti al quale viene proposto il prodotto/servizio, suddivisi in categorie in base ai bisogni, agli interessi al tipo di relazione e al profitto che rendono.
- Struttura dei costi: volume e tipologia di costi (fornitori, risorse, ecc.) sostenuti per gestire l’attività.
- Ricavi: incassi generati dalla vendita di prodotti/servizi.
Lo schema del modello Canvas mostra inoltre le relazioni tra i 9 elementi.
Il modello Dell
Il famosissimo Dell Business Model prende il nome da colui che lo ha ideato, Michael Dell, fondatore di una delle più importanti multinazionali al mondo specializzate nella produzione di personal computer e sistemi informatici.
Si tratta di una strategia di vendita diretta, che produce su ordine e vende direttamente al cliente finale, tagliando gli intermediari e i relativi costi.
Il Dell Business Model prevede una notevole riduzione dei passaggi che solitamente sono sostenuti da un’azienda per soddisfare la propria clientela.
I passaggi sono i seguenti:
- Il cliente ordina via telefono o via internet
- Il contratto di acquisto produce immediatamente l’ordine e fornisce tutte le informazioni relative ai componenti
- Dell assembla i componenti del computer, mantenendo il contatto con il cliente
- Il computer viene inviato direttamente al cliente attraverso UPS o FedEx
- Il computer arriva nelle mani del consumatore finale
In sintesi il modello prevede un lavoro svolto esclusivamente sulla richiesta del cliente, sulla base delle cui esigenze viene sviluppato il prodotto. In tal modo vengono tagliati i costi relativi allo storage.
Per ottimizzare il processo di approvvigionamento Dell si avvale della produzione JIT, acronimo di Just In Time, il modello Toyota degli anni Ottanta che mira a ridurre l’inventario; esso consiste nel minimizzare il più possibile l’inventario dei componenti e rendere praticamente inesistente quello dei prodotti finiti.
Tra i vantaggi del modello l’eliminazione del passaggio che prevede il pagamento dei componenti ai fornitori per creare magazzino, prima ancora di ricevere il pagamento dal cliente per il prodotto finito.
Il dettaglio contribuisce tra l’altro alla determinazione di prezzi molto competitivi.
L’obiettivo finale della multinazionale può essere quindi identificato in una crescita del business basata sustrategie UGC (User Generated Contents).
Prendeno in considerazione il modello di business ‘tradizionale’, utilizzato dalla stessa tipologia di azienda, possiamo notare che i passaggi sono decisamente più numerosi e dispendiosi:
- Analizzare la domanda per realizzare un prodotto appetibile sul mercato
- Ordinare i componenti ai fornitori
- Realizzare componenti di base
- Assemblare i vari componenti
- Immagazzinare i pc
- Inviare i pc ai venditori
- Attendere che i pc vengano venduti
- Il computer arriva nelle mani del consumatore
Specializzarsi in innovazione dei processi di gestione
Il settore professionale che afferisce all’innovazione applicata ai processi di gestione si presenta interessante e appetibile, sia dal punto di vista operativo che occupazionale.
Trattandosi di un ambito soggetto a continui cambiamenti ed evoluzioni richiede professionalità qualificate, specializzate, in possesso di competenze e conoscenze aggiornate.
Tra le proposte formative che consentono di acquisire un know how appetibile e spendibile sul mercato segnaliamo il master in ‘Management dell’innovazione e delle nuove tecnologie’ attivato dall’Università Telematica Niccolò Cusano.
Si tratta di un corso post-laurea di II livello, afferente alle facoltà di Economia e Ingegneria, che mira a formare una delle figure più ricercate nel settore sia pubblico che privato: l’Innovation Manager.
Il master si rivolge in via preferenziale ai laureati in discipline economiche, giuridiche e politiche, ai quadri e agli impiegati di imprese private, agli imprenditori, ai funzionari e agli impiegati della PA, ai ricercatori e agli ingegneri.
Il programma di studi è impostato sull’approfondimento di materie e argomenti che consentono allo studente di sviluppare e gestire processi innovativi, sia per quanto riguarda prodotti e servizi e sia per la gestione delle risorse.
Ecco nel dettaglio le tematiche approfondite dal master:
- L’innovazione nelle imprese, dalla teoria alla pratica
- Knowledge Economy (KE): principi e prassi
- Technology Transfer: principi e prassi
- Project Management e innovazione
- Operations Management e innovazione
- Metodi di assessment dell’innovazione
- Tutela della proprietà intellettuale
- Innovazione e risorse umane
- Comunicazione e promozione dell’innovazione
La professionalità acquisita attraverso il percorso di specializzazione permette di ricoprire i seguenti ruoli: innovation manager, R&D manager, project manager, consulente strategico.
Le competenze erogate dal master sono spendibili in svariati contesti quali le aree operations, logistica, business development, gestione e sviluppo delle risorse umane.
Il master Unicusano prevede un costo di 2.700,00 euro da corrispondere in 4 rate.
Per i laureati in discipline economiche, giuridiche, politiche e tecnico-scientifiche, per i laureati in Ingegneria e per i dipendenti della Pubblica Amministrazione è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 2.300,00 euro.
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