Informazioni sulle tecniche di memoria e di lettura veloce
La velocità può essere un valore aggiunto. Giusto o sbagliato che sia, viviamo in una società moderna che va di fretta e dove nessuno aspetta nessuno. Se avete voglia di non rimanere a piedi, di non stare fuori dalla giostra, è bene che vi adeguiate il prima possibile a questo tacito diktat in ogni settore. Nella formazione, per esempio, arrivare nel mondo del lavoro coi tempi giusti conta quasi come farlo con i voti alti e il know-how che più ingolosisce le aziende. Ecco perché, tra tutti quegli studenti che questo aspetto l’hanno colto, si cercano informazioni, fonti e dritte sulle tecniche di memoria e di lettura veloce. Volete saperne anche voi? Non vi resta che darvi il tempo necessario di leggere fino alla fine questo guida sul tema che saprà davvero dirvi molto sull’item e su come esso si linki poi all’offerta specifica didattica di Unicusano Milano. A fine lettura, poi, sarà vostro compito ed intelligenza approfondire ulteriormente con le altre integrazioni che si trovano sul web e, più nel dettaglio, nei nostri canali precipui.
Esistono tecniche di memoria e di lettura veloce da applicare negli anni di studio all’università? Certo. E’ utile conoscerle ed applicarle? Ovvio. Perché restare indietro non è davvero un buon inizio nella propria carriera lavorativa dove il mercato impone fretta e qualità insieme, solitamente disgiunte ma ora conciliabili grazie a questi tricks e, soprattutto, all’offerta didattica di Unicusano Milano.
Prima di entrare nel vivo del tema, però, ci sembra corretto ricordare che, seppur questa sia una guida, non è possibile essere esaustivi al 100% su un tema simile. Sarà intelligente, da parte vostra, aggiungere altri pezzi al mosaico un po’ grazie agli articoli che ogni giorno mettiamo ne nel blog accademico di Milano e un po’ grazie alle risposte che vi diamo alle domande che ci ponete attraverso l’apposito form informativo.
Ora che la premessa è stata fatta chiaramente, ecco le principali notizie sulle tecniche di memoria e di lettura veloce che dovete sapere:
TECNICA DEI LOCI
Questa è di lunga gittata. Fonti antiche dimostrano che gli oratori romani abbiano usato il metodo dei “loci” affinché fosse possibile tenere a mente lunghi discorsi e liste. Chi c’è dietro questo metodo? Il più grande oratore di tutti i tempi e cioè Cicerone. Lo potete “rispolverare” utilizzandolo per prepararvi ad un’interrogazione ma anche per sostenere un discorso in pubblico (che poi spesso le due cose coincidono).
I fondamenti della tecnica del loci. Si fonda sulla capacità innata della nostra mente di associare diverse idee o immagini tra di loro. Il termine latino di origine è “locus -loci” e vuol dire “luogo”. Dedurrete da soli che, per utilizzare il sistema loci, è necessario per prima cosa pensare ad un luogo o un itinerario che si può visualizzare nella vostra testa molto chiaramente. Può essere la vostra abitazione, il percorso che ogni giorno compite per andare a scuola o anche qualsiasi luogo che contenga punti di riferimento chiari.
Come funziona la mnemotecnica del loci? Individuate il percorso familiare che volete affrontare e i punti di riferimento contenuti in esse che aiuteranno la vostra memoria. Fatto questo, associate a questi le informazioni che vogliono ricordare. L’immaginazione in questa tecnica è importantissima perché dovrete richiamare alla mente la via che avete scelto o la casa di cui volete servirvi. Quando dovete ripassare il capitolo appena studiato o siete davanti al vostro docente universitario, immaginate di ripercorrere ad esempio le diverse stanze della vostra abitazione nell’ordine desiderato e riportate alla mente i concetti chiave che avete associato ad ogni luogo. In questo modo difficilmente perderete il filo del discorso o un passaggio di una dimostrazione.
Un esempio della tecnica loci. Se volete ricordare i 7 re di Roma, potreste procedere in questo modo. Il primo fu Romolo, Romolo sarà l’ingresso di casa vostra. Numa Pompilio è il secondo, magari un ripostiglio dove tenete la pompa per le biciclette. L’ultimo è Tarquinio il Superbo, immaginate che nella camera da letto ci sia la persona più superba della vostra famiglia. Associando le stanze ai concetti sarà facile ricordare tutto.
PAROLE PIOLO E PAROLE VELCRO
Un’altra tecnica di memorizzazione molto famosa è quella chiamata delle parole a piolo o anche delle parole di velcro. Vi servirà molto quando dovrete studiare bene degli elenchi che dovrete ricordare in un ordine ben preciso (in Giurisprudenza per esempio è ideale).
Come funziona la tecnica delle parole piolo? Dovrete associare dei concetti che conoscete bene, come i numeri da 1 a 20, con altri concetti nuovi che dovete memorizzare.
Un esempio della tecnica delle parole piolo? Eccone alcuni da associare a dei numeri:
- uno-nessuno;
- due-bue;
- tre-viva il re;
- quattro-ratto;
- cinque-vince;
- sei-asino che sei;
- sette-magliette;
- otto-botto;
- nove-piove;
- dieci-yeti.
Un “piolo”, quindi, altri non è che un gancio mentale a cui “appendere” delle informazioni. Questo “hook” agisce come un promemoria per aiutarvi a recuperare mentalmente delle informazioni. La logica su cui si basa è molto semplice: siccome è impossibile che vi dimentichiate come contare da 1 a 10, associando le informazioni con quei numeri, avrete modo di sistemare un’ archiviazione mentale che vi permetterà di recuperare l’informazione.
Queste due tecniche di memorizzazione potranno aiutarti a migliorare il tuo metodo di studio, a studiare bene e ricordare tutto in modo veloce.
I vantaggi dello strumento del tutor
Molto di quanto appena esposto lo dovete mettere in pratica perché solo con la pratica potrete fissare i passaggi chiave e renderli quasi automatici. Si tratta di “fare” ma tranquilli… anche in questo passaggio, non sarete costretti ad essere soli. Potrete usare il servizio di tutorship dell’Ateneo.
Molti sono i vantaggi dello strumento del tutor ma, declinando il discorso in questo tema preciso, si tratta di avere un’interfaccia umana in grado di spiegarvi come studiare con profitto all’università e come ottimizzare i propri sforzi tra le lezioni, le esercitazioni e i libri.
Questa figura professionale, d’altronde, per assurgere ai suoi compiti, ha una competenza psicologica in grado empatizzare con gli studenti e con i vostri problemi per puntare a risolverli ed ha anche una competenza didattica legata alle caratteristiche del corso di laurea a cui vi iscriverete.
Fatevi dare “ripetizioni” sul migliore metodo di studi e vedrete che la la vista sarà in discesa.
Studiare per un esame con l’eLearning
Farsi aiutare non è disdicevole. Non siete impegnati in una gara all’ultimo sangue e non è necessario dimostrare di poter tenere il mondo sulle proprie spalle. I trucchi che vi stiamo esponendo sono un’ottima risorsa ma funzionano ancor di più se intrecciati ai vantaggi dello studiare online, tra tecnologia avviata e nuovi strumenti didattici.
Studiare per un esame con l’eLearning del nostro Ateneo, nel pratico, è un modo per avere dalla propria parte molte facilitazioni. La più evidente è legata alla lezione che fruirete attraverso i video. Cosa significa? Che, a differenza delle lezioni in presenza che avvengono in quel momento preciso e basta, qua potrete vedere e rivedere quel che dice il docente infinite volte, dandovi così il lusso di farvi ripetere il concetto ad libitum.
Anche la gestione del tempo di studio è importante perché sarete voi a decidere quando formarvi. Significa che potrete usare un po’ di intelligenza per mettervi sotto quando le condizioni psico-fisiche sono ideali e anche il contesto. Se, per esempio, un giorno siete particolarmente stanchi, ha molta più utilità riposare un’ora per poi accendere la piattaforma che forzarvi di farlo in quell’istante con la testa del tutto scollegata dalla possibilità di avere un buon apprendimento.
L’importanza della gestione del tempo libero nello studio
Per gestire al meglio questo pacchetto di consigli legati alle tecniche di memoria e lettura veloce, dovete anche considerare il cervello vostro e come funziona. Esattamente come per gli altri muscoli, ogni buon allenamento è fatto di dure sessioni di sforzo ma anche di sapienti e importanti pause di riposo.
Rientra in questa contesto il bisogno di sottolineare l’importanza della gestione del tempo libero nello studio. Saper chiudere i libri, e lo stress che essi portano, al momento giusto, vuol dire saper trovare il modo di ricaricare le pile.
La nostra realtà non solo è consapevole di questo passaggio ma ci crede così tanto che spesso si prodiga in consigli sul tempo libero degli studenti tra liste di film da vedere, musei in città e ristoranti in cui dare più peso alla pancia che alla testa.
Vedrete da soli che, anche se vi sembrerà il contrario, le informazioni che avete immagazzinato durante le ore sui testi accademici non solo non andranno perse ma anzi entreranno in un circolo virtuoso di ottimizzazione dei concetti appresi, secondo precisi dettami della Psicologia moderna.
Come fare esperienza di lavoro all’estero dopo la laurea
Un modo per “monetizzare” quanto appreso è sfruttare al meglio il tempo guadagnato. Se studiate in fretta e in fretta vi laureate, non cadete nell’errore di prendervi un anno sabbatico ma, al contrario, usate il vantaggio per aggiungere al vostro curriculum vitae esperienze lavorative.
Con Unicusano come fare esperienza di lavoro all’estero dopo la laurea è molto semplice. Si tratta di usare al meglio lo strumento del tirocinio extracurriculuare. Uno dei tanti che si lega alla mission aziendale di mettere le vostre esigenze al centro dell’offerta didattica e formativa.
Avrete una precisa lista di aziende con cui tentare questa strada sapendo che si tratta di un preciso periodo di tempo e che, a fine ciclo, potrete oggettivamente avere in mano una relazione tecnica del tirocinio da usare poi nel mercato del lavoro.
Adesso che abbiamo finito insieme questo viaggio intorno alle tecniche di memoria e di lettura veloce, seguite il consiglio che vi abbiamo dato in apertura di articolo ed andate sui nostri canali ufficiali della rete e dei social network per completare l’opera appena iniziata.