Come avere una media alta all’università? Consigli per migliorare nello studio
Ad ogni studente capita di domandarsi all’inizio di un percorso di studi come avere una media alta all’università.
Il 110 e lode è il sogno di ogni studente che desidera conferire prestigio al titolo conseguito.
Ma quanto conta nel mondo del lavoro un 110 e quanto influisce davvero il voto finale sulla chances lavorative di un neo-laureato?
Partiamo da un presupposto che bisogna tenere sempre ben presente durante il percorso di studi: per mantenere una media alta agli esami dell’università è necessario fare qualche piccolo sacrificio.
È fondamentale partire da una forte motivazione, che intervenga ogni qualvolta si rende indispensabile qualche piccola rinuncia come ad esempio un’uscita con gli amici, qualche ora di sonno, la tv, ecc.
Voti alti o laurearsi in tempo
La domanda più ricorrente tra gli studenti che si approcciano ad un percorso universitario è la seguente: ‘è meglio avere una media alta o laurearsi rapidamente?’.
È scontato sottolineare che l’ideale sarabbe conseguire una media alta laureandosi nei tempi previsti dal corso, ma per vari motivi non sempre è possibile.
La risposta al dilemma tra l’avere voti alti, e magari laurearsi in ritardo, oppure accontentarsi di una media più bassa ma laurearsi in tempi brevi, non può essere universale ma dipende dalle esigenze e dalle ambizioni personali di ogni singolo studente.
In linea generale potremmo dire che una media alta è utile per la partecipazione ai concorsi pubblici, per accedere a borse di studio e per partecipare a progetti impostati sulla selezione; ciò che veramente conta nel mondo del lavoro, a livello pratico, è la preparazione e la padronanza che ha il neo-laureato in merito ad una determinata materia, al di là di quello che è il voto di laurea.
Non è detto che laurearsi con 110 e lode comporti vantaggi in fase di selezione e di opportunità lavorative; non significa neanche fare carriera più rapidamente.
Imparare a memoria e studiare senza comprendere significa inevitabilmente imbattersi in una serie di difficoltà nel momento in cui ci si approccia ad un contesto reale di lavoro.
Imparare la teoria senza capire come mettere in pratica significa acquisire una preparazione totalmente disallineata alle attuali esigenze del mercato professionale, sempre più esigente per ciò che riguarda la ricerca di professionisti e figure da assumere.
In ogni caso è importante tenere sempre bene a mente che il voto dell’esame o quello della laurea non sono valutazioni personali (che riguardano la persona) ma sono soltanto dei punteggi che identificano una preparazione didattica.
Consigli per mantenere una media alta all’università
Nel corso di questo articolo l’università telematica Niccolò Cusano di Milano intende fornire agli studenti universitari qualche dritta e qualche suggerimento per ottenere e mantenere una media alta.
I risultati nello studio non dipendono soltanto dalle ore di studio quotidiane; anche se si tratta di una base essenziale, studiare non è l’unico presupposto per avere buoni voti.
Lo studio come priorità
Iniziamo subito col dire che l’impegno e la costanza sono i requisiti imprescindibili per qualsiasi strategia o per qualsiasi tipologia di risultato medio-alto che si desidera ottenere.
Lo studio deve diventare una priorità, o comunque deve figurare tra le priorità quotidiane.
Come accennato nella premessa, durante gli anni dell’università bisogna essere pronti a sopportare qualche rinuncia; talvolta bisogna rinunciare ad una vacanza, altre volte ad una festa, altre ancora a una serata in discoteca …
La preparazione degli esami richiede tempo, energia, concentrazione e uno stile di vita sano.
Organizzazione e pianificazione
L’università è un mondo totalmente diverso da quello del liceo; cambiano i ritmi, le responsabilità, le esigenze, ma soprattutto cambiano le dinamiche di studio.
Gestire la preparazione degli esami, soprattutto all’inizio di un percorso di laurea, non è semplice, soprattutto per chi non è particolarmente predisposto ad essere organizzato, disciplinato e diligente.
Il consiglio per acquisire un buon metodo di studio universitario è pianificare.
Programmare gli esami e predisporre una tabella di marcia con gli obiettivi da raggiungere è il miglior modo per ottimizzare tempi ed energie; il planning è un ottimo strumento per evitare di arrivare impreparati all’esame, o a pochi giorni dalla fatidica data con una mole enorme di argomenti da assimilare.
L’importanza del voto: accettare o rifiutare
La media è data dai voti dei singoli esami superati. Per mantenerla alta, talvolta, bisogna rifiutare un voto e ripetere l’esame per migliorare la valutazione.
Un voto basso può abbassare la media, ma prima di rifutarlo bisognerebbe comunque pensarci bene, valutando tutte le varianti che potrebbero intervenire nel caso di un nuovo tentativo.
Bisogna innanzitutto domandarsi se è davvero possibile impegnarsi di più e fare meglio; bisogna cercare di capire se l’esame è definibile ‘facile’ per le personali capacità, per cui un ulteriore tentativo non sottrarrebbe troppo tempo alla preparazione degli altri esami; bisogna valutare la propria situazione relativamente ad eventuali ritardi nelle tempistiche per raggiungere l’obiettivo laurea.
Classificazione e programmazione degli esami
Ogni facoltà prevede esami più semplici ed esami più complicati (i cosiddetti ‘mattoni’).
Al di là di quelle che sono le complessità più o meno oggettive, ogni studente ha capacità e propensioni peculiari, per cui ognuno deve essere in grado di familiarizzare con il piano di studi.
Per massimizzare l’efficienza dell’apprendimento, sia dal punto di vista del tempo che per ciò che concerne l’assimilazione e la comprensione dei concetti, bisogna suddividere gli esami, sulla base del livello di difficoltà, in ‘semplici’ e ‘tosti’. In questo modo sarà possibile dedicare il giusto impegno ad ognuno di essi e ottenere buoni risultati per ogni tipologia di prova.
Chiaramente la suddivisione deve tener conto anche dei CFU, ovvero del valore che l’esame ha sulla media.
Per comprendere meglio: quando per vari motivi si ha poco tempo a disposizione è preferibile investirlo per la preparazione di quegli esami che assegnano un maggior numero di CFU.
Calcoli media ponderata e voto di laurea
Per chi intende mantenere una media alta o laurearsi con 110 e lode riportiamo in questo paragrafo le modalità per calcolare media ponderata e voto di laurea.
La media ponderata è un calcolo che prende in considerazione il voto di ogni esame; si tratta di una media aritmetica non ordinaria nella quale alcuni valori incidono più di altri.
In parole più semplici, in ambito universitario ogni esame incide in misura diversa sul risultato della media.
Per ottenere la media bisogna moltiplicare il voto di ogni esame per il rispettivo numero di crediti.
Si procede con la somma di tutti i risultati ottenuti.
Il totale deve essere poi diviso per il numero totale dei crediti.
Ecco un esempio pratico per comprendere meglio:
Esame 1
voto 27 x crediti 8 = 216
Esame 2
Voto 25 x crediti 12 = 300
Esame 3
voto 28 x crediti 8 = 224
216 + 300 + 224 = 740
8 + 12 + 8 = 28
740/28 = 26,42
Per il calcolo del voto di laurea si parte dalla media ponderata.
La formula che prenderemo in considerazione è la seguente:
Media ponderata x 100 / 30
Nel caso della nostra media avremo quindi:
26,42 x 110 / 30 = 96,87
Al punteggio ottenuto bisogna poi aggiungere i punti per la discussione finale, che possono variare, a seconda della facoltà, da un minimo di 3 a un massimo di 9.
Quindi se a 96 aggiungiamo 9 il voto di laurea sarà 105.
Concludiamo dicendo che media ponderata e voto di laurea sono indicazioni fondamentali per lo studente, il quale ha la possibilità di conoscere la propria condizione in qualsiasi momento, e di prendere quindi decisioni consapevoli in merito ad esempio al rifiuto o all’accettazione di un voto più o meno basso.