Che cos’è la dipendenza da internet e come riconoscerla
Tra le varie e numerose manifestazioni di dipendenza emerge una nuova forma di addiction, fortemente legata all’era del digitale e del web 2.0: la dipendenza da internet.
La problematica si palesa in maniera allarmante soprattutto tra i più giovani, provocando una serie di ripercussioni sulla vita sociale, scolastica e familiare.
La dipendenza da chat, da social e più in generale da smartphone crea vere e proprie disfunzioni nelle sfere relazionale e affettiva.
Scienze mediche, psicologiche, pedagogiche e sociali sono ormai da qualche anno focalizzate sullo studio del fenomeno, sull’analisi dei modelli comportamentali e sull’individuazione degli approcci più idonei ed efficaci per arginare, e possibilmente prevenire, il dilagare del processo di addiction nella società odierna.
Dipendenza da smartphone, chat e social media: analisi del fenomeno
Per introdurre l’argomento è necessario partire dal concetto generico di dipendenza; ecco di seguito la definizione ripreso dal sito di Wikipedia:
“Per dipendenza si intende un’alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica. L’individuo dipendente tende a perdere la capacità di un controllo sull’abitudine”
La dipendenza da internet identifica invece l’abuso della rete telematica per il quale, nel 1995, lo psichiatra americano Ivan Goldeberg ha coniato l’espressione ‘Internet Addiction Disorder’ (I.A.D.).
Il disturbo viene identificato come tale quando un individuo tende a spendere la maggior parte del tempo e delle energie nell’utilizzo della rete, arrivando a danneggiare non soltanto lo stile di vita e le relazioni interpersonali, ma addirittura la salute fisica e quella mentale.
La dipendenza si manifesta attraverso una serie di comportamenti, caratterizzati essenzialmente da un rapporto ossessivo tra l’uomo e la rete internet, che nei casi peggiori può anche diventare patologico.
Nei casi più acuti la patologia può provocare veri e propri sintomi di astinenza (agitazione fisica e ansia) dovuti all’interruzione o alla drastica diminuzione dell’utilizzo della rete.
Le cause
Individuare le cause che hanno portato al dilagare di tale dipendenza non è poi così difficile.
Lo sviluppo di Internet e delle tecnologie che ne fanno ampiamente uso ha radicalmente cambiato le abitudini della società.
L’innegabile utilità dei dispositivi mobile, quali smartphone e tablet, il supporto offerto dalle app nello svolgimento di alcune semplici operazioni e di molte attività quotidiane, la diffusione dei social e la tendenza a condividere pensieri, opinioni, esperienze ed emozioni hanno portato l’essere umano che vive nell’era del digitale a diventare ‘schiavo’ della rete.
A tutto ciò bisogna aggiungere i ritmi sempre più frenetici che la società attuale è costretta a sopportare per far fronte ai numerosi impegni quotidiani; ritmi che la tecnologia e la connessione a internet rendono più sopportabili ma che inevitabilmente vanno a discapito delle relazioni umane.
Quindi, se da un lato la connessione alla rete ha portato una serie di benefici di natura pratica, dall’altro ha provocato una serie di problematiche afferenti alla sfera psicofisica dell’essere umano.
I sintomi
La dipendenza da internet si palesa sotto forma di numerosi di sintomi facilmente riconoscibili, che variano a seconda dell’individuo e dell’intensità del fenomeno.
Lo stesso Goldberg ha individuato i segnali più comuni che indicano l’Internet Addiction Disorder.
Tra i più frequenti figurano l’esigenza di connettersi continuamente ad internet per provare soddisfazione, dalla quale deriva uno scarso interesse verso tutto ciò che non preveda l’utilizzo della rete.
Generalmente l’interruzione o la riduzione dell’abuso provoca nella la persona dipendente stati di agitazione e ansia, prevalentemente legati al desiderio ossessivo di sapere cosa accade in rete.
L’esigenza di utilizzare continuamente il web è talmente intensa che l’utente persiste nell’abuso, pur rendendosi conto delle problematiche psico-fisiche (difficoltà ad addormentarsi), familiari (problemi coniugali) e lavorativi (calo del rendimento) che comporta.
La dipendenza dalla rete causa una serie di conseguenze, tra le quali:
- La drastica diminuzione, o nel peggiore dei casi la totale assenza, delle relazioni interpersonali
- Confusione tra mondo reale e mondo virtuale
- Scarso interesse verso le altre forme di intrattenimento
- Errata percezione del vissuto dal punto di vista temporale
- Sintomi fisici veri e propri, la maggior parte dei quali causati da posture scorrette e prevalentemente statiche: dolori a collo e schiena, problemi di vista e tunnel carpale
Nei casi più preoccupanti a livello psicologico, ovvero in quelli che afferiscono alla sfera cognitivo-comportamentale dell’individuo, si osservano i seguenti atteggiamenti:
- Disfunzione dei pensieri su se stessi e sugli altri
- Sensazione di disagio
- Bassa autostima
- Insicurezza
- Difficoltà relazionali
- Ansia
- Sbalzi d’umore
- Irascibilità
- Nervosismo
- Difficoltà a controllare gli impulsi
Tipologie
L’universo di internet è infinitamente ampio per cui la dipendenza da esso può essere sviluppata in riferimento a varie tipologie di attività che vanno dalla ricerca di informazione al gioco.
Una delle più comuni è associata alle attività ricreative quali giochi online, shopping e chat.
Di seguito abbiamo raccolto le più frequenti forme di dipendenza:
- Da videogame
- Da relazioni virtuali
- Da shopping compulsivo
- Da trading online
- Da cybersesso
- Da sovraccarico cognitivo/information overload (ricerca di informazioni)
- Da lavoro (es. controllo smodato delle mail)
Come specializzarsi: corso sulle dipendenze patologiche
La dipendenza, a qualunque sostanza, tecnologia o abitudine faccia riferimento, è un fenomeno comportamentale che può portare ad una serie di rischi per la la salute psico-fisica degli individui.
Ecco perché diventa fondamentale il supporto di profili specializzati, a seconda dei casi in campo medico, psicologico o sociale, in grado di predisporre interventi personalizzati ed efficaci, rivolti a prevenire o risolvere la problematica.
L’ambito operativo-professionale afferente le dipendenze patologiche è piuttosto delicato per cui richiede professionalità altamente specializzate.
Per acquisire il know how adeguato alle esigenze del settore è importante scegliere corsi post-laurea in grado di fornire competenze e conoscenze complete, approfondite e aggiornate sulla materia.
Tra le varie proposte presenti sul mercato formativo italiano segnaliamo il master in ‘Dipendenze patologiche: strategie di intervento e prevenzione’ attivato dall’Università Telematica Niccolò Cusano.
Il percorso di studi parte dall’analizzare i modelli comportamentali e le manifestazioni dell’addiction per arrivare a trattare gli interventi clinici e assistenziali più efficaci per trattare la patologia.
Il programma è impostato su una struttura didattica multidisciplinare, che tratta la dipendenza nei suoi aspetti medici, psicologici e sociali.
Ecco nel dettaglio gli argomenti trattati:
- Aspetti fisici della dipendenza
- Psicologia dell’educazione e psicologia della salute
- Psicologia dei gruppi e psicologia della dipendenza
- Dipendenza da sostanze: eroina, cocaina, smart drugs
- Dipendenza da alcol
- Dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, internet, sesso)
- Dipendenza affettiva
- Dipendenza da cibo (disturbi del comportamento alimentare)
- Prevenzione delle forme di dipendenza patologica (linee guida europee e nazionali)
Per la tipologia di argomenti e materie approfondite il corso si rivolge in via preferenziale ai laureati in psicologia, ai laureati in medicina, agli educatori, agli assistenti sociali, agli operatori sociosanitari laureati, ai farmacisti e ai laureati in scienze infermieristiche.
Grazie alla pratica modalità formativa e-learning il master può essere frequentato agevolmente anche da chi lavora ed è quotidianamente vincolato ad orari e impegni professionali.
Dal momento che le lezioni possono essere seguite online, in streaming, ogni studente ha la possibilità di impostare l’apprendimento sulla base delle personali esigenze.
Il master prevede una quota di iscrizione pari a 500,00 euro, da corrispondere in due rate.
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