Cos’è il metodo agile e quando applicarlo

Il progresso tecnologico, l’innovazione digitale, i cambiamenti che riguardano la società e le relative esigenze richiedono continue modifiche operative da parte di tutte le realtà commerciali che operano sul mercato.

Tra gli approcci attualmente più efficaci, utilizzati dalle aziende per essere competitive e per assecondare tempestivamente le evoluzioni della domanda, è d’obbligo citare il metodo agile, o business agility o agility organizzativa.

In questo post cercheremo di capire di cosa si tratta e quali sono i vantaggi per i quali oggi, sempre più frequentemente, viene utilizzato nell’ambito del project management.

Metodo agile: le origini

L’espressione ‘metodologia agile’ nasce ufficialmente nel 2001 nell’ambito dell’IT per identificare un particolare metodo di gestione dei progetti afferenti lo sviluppo dei software.

Col passare degli anni il progresso e i cambiamenti che si sono susseguiti nel campo dell’Information Technology hanno portato ad una progressiva evoluzione della metodologia, che oggi rappresenta il punto di riferimento per tutti i progetti che riguardano la trasformazione digitale.

C’è da dire che, nonostante il Manifesto Agile sia datato 2001, i principi della modalità operativa erano già utilizzati in precedenza da diverse realtà economiche.

Per arrivare a comprendere fino in fondo il funzionamento e le potenzialità del metodo è necessario partire dalle esigenze che hanno portato alla nascita e allo sviluppo dell’innovativo processo operativo.

Dal punto di vista temporale la nascita dell’Agile si colloca negli anni in cui il web inizia ad assumere un ruolo fondamentale nell’ambito delle strategie aziendali.
Le infinite potenzialità della Rete internet erano ormai chiare a tutti ma nessuno sapeva ancora come sfruttarle al meglio per renderle produttive.

La modalità operativa tradizionale, definita ‘waterfall’ iniziava a risultare anacronistica e a mostrare una serie di limiti.
Il funzionamento era impostato su un susseguirsi di attività standard e sequenziali: si partiva dalla definizione dei dettagli del prodotto per poi passare alla stima dei costi e delle tempistiche.
Dopo aver stipulato l’accordo con il cliente si procedeva con lo sviluppo concreto del progetto, per il quale era previsto un coinvolgimento piuttosto limitato dell’utente.

Il processo appena descritto comportava la realizzazione di prodotti che, per quanto rispondessero ai requisiti fissati in fase iniziale, spesso risultavano poco attuali a causa delle tempistiche produttive piuttosto lunghe.

La modalità operativa ‘waterfall’ era piuttosto rigida in quanto prevedeva la possibilità di valutare eventuali modifiche soltanto al termine del progetto, per cui non riusciva ad allinearsi, se non con notevole ritardo, alle repentine e continue evoluzioni del settore.

È piuttosto evidente che una simile gestione dei progetti risultava efficace soltanto nei casi in cui si operava in contesti statici, nei quali l’innovazione era piuttosto contenuta.

Ecco quindi che nasce l’esigenza di una metodologia più flessibile e dinamica, in grado di allinearsi tempestivamente ai cambiamenti; esigenza che viene compresa e assecondata da un team di progettisti e guru informatici il 13 aprile del 2001.

Il gruppo di esperti, dopo giorni di discussione, definisce i 4 principi fondamentali del Manifesto Agile, che considera importanti:

  1. Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti
  2. Il software funzionante più che la documentazione esaustiva
  3. La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti
  4. Rispondere al cambiamento più che seguire un piano

Il team di professionisti conclude l’elenco dei 4 punti con una precisazione, che riportiamo di seguito:

“ovvero, fermo restando il valore delle voci a destra, consideriamo più importanti le voci a sinistra.”

Sulla base di un’efficacia comprovata la metodologia è stata adottata in numerose realtà operative; i principi, declinati in maniera differente a seconda del campo di applicazione, sono attualmente utilizzati nell’ambito del project management in generale, e non soltanto il quello che fa riferimento al mondo dell’informatica.

Dopo aver fornito una breve panoramica storica relativa alla nascita dell’Agility cerchiamo di capire ora come funziona e quali sono i vantaggi.

Metodologia agile: cos’è e come funziona

Volendo partire da una definizione generica potremmo dire che: il metodo agile consiste in una gestione innovativa dei progetti impostata su cicli di sviluppo brevi (sprint) e interattivi tesi a migliorare continuamente il prodotto già in fase di realizzazione.

Si tratta quindi di un insieme di strategie e strumenti finalizzati a rispondere in maniera tempestiva ai cambiamenti e in generale a qualunque tipologia di aspetto non pianificato.
Il requisito principale intorno al quale ruotano tecniche e approcci agili è quindi la flessibilità.

Il processo agile tende al miglioramento del prodotto e delle relative prestazioni; un miglioramento che viene avviato già durante le fasi di sviluppo, sulla base delle esigenze del cliente.
Risulta quindi particolarmente utile ed efficace quando in fase di avvio della produzione si dispongono di poche informazioni, per cui non è possibile effettuare stime e pianificazioni.

Dal punto di vista dei vantaggi la metodologia agile consente di individuare e correggere eventuali difetti del prodotto durante la fase di sviluppo; consente di apportare modifiche in corso d’opera e di velocizzare la fase di produzione. In sintesi, permette di realizzare un prodotto finale di qualità.

La continua interazione col cliente, coinvolto in tutte le fasi produttive, consente inoltre di realizzare prodotti in perfetta linea con le sue aspettative e necessità.

metodologia agile

La specializzazione per lavorare nel Project Management

La conoscenza e la padronanza del metodo agile sono requisiti fondamentali per chi ricopre il ruolo di project manager, una figura sempre più ricercata sul mercato e sempre più fondamentale nell’ambito della gestione dei progetti di un’azienda.

La formazione ideale di un professionista parte da una laurea, preferibilmente ad indirizzo economico o ingegneristico, e prosegue con un master di specializzazione.

Tra le proposte relative ai corsi post-laurea presenti sul mercato formativo italiano segnaliamo il master in ‘Project Management’ attivato dall’università telematica Niccolò Cusano.

Si tratta di un percorso post-laurea di primo livello che oltre ad una preparazione attuale e completa nell’ambito della gestione dei progetti intende sviluppare nei corsisti qualità imprescindibili per un professionista quali la leadership, la capacità di intuzione e spiccate doti relazionali.

Il master è pensato principalmente per la specializzazione professionale dei laureati in economia e ingegneria, ma in generale si rivolge a tutti quelli che ambiscono a ricoprire il ruolo di responsabile della gestione dei progetti.

Il percorso di studi mira a formare profili completi dal punto di vista professionale, in grado quindi di occuparsi di un progetto a 360°, per cui sia da un punto di vista strettamente operativo che economico.

Il programma include una serie di approfondimenti sui principali strumenti e tecniche da utilizzare nell’ambito del project management.
Ecco nel dettaglio gli argomenti trattati:

  • Principi di Project Management
  • Fondamenti di organizzazione aziendale
  • I principali standard internazionali
  • Il ciclo di vita di un progetto
  • Lo “scope” del progetto
  • La gestione efficiente del tempo
  • La gestione dei costi di progetto
  • Contabilità di progetto
  • Leadership e gestione del team
  • Stakeholder management
  • Comunicazioni efficaci
  • Project Risk Management
  • Stakeholder management
  • Comunicazioni efficaci
  • Project Risk Management
  • Procurement
  • Project Financing
  • Realizzazione di un progetto di qualità

Gli approfondimenti previsti dal programma di studi forniscono la base formativa richiesta per l’abilitazione alla certificazione PMP (Project Management Professional) del Project Management Institute.

Il master ha un costo di 3.200,00 euro da corrispondere in 4 rate.
Per i laureati in Economia e Ingegneria presso l’Unicusano è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 2.700,00 euro.

Per ricevere ulteriori info e dettagli sul master online Unicusano non esitare a contattare il nostro staff attraverso il modulo che trovi cliccando qui!


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